Non mi bastava più questo.
Cercavo, in ogni momento, di capire il mio ruolo in quella situazione ed ero cieca. Era un gioco. Volevo provare qualcosa ma ero frenata, spenta. Ti guardavo e pensavo: "Dio, quanto è bello!" E poi finiva lì.
Ti chiedevo di capire cosa avessi dentro perché si stava riducendo tutto alla sola attazione fisica ed io non sono questo. Tu non sei questo, per me.
Ho percepito come stessero realmente le cose quando, nonostante il tuo carattere, nonostante fosse difficile, saresti stato la cosa più bella che mi fosse capitata e perché la lotta per averti era in corso d'opera.
Ti ho sottovalutato ed ho sottovalutato l'importanza che hai nella mia vita e per la mia persona.
Si capiscono tardi queste cose, ahimè.
Mi basta guardarti e star meglio, per pochi attimi, ma tu non lo sai."
Ho scritto questo per tradurre un'insofferenza che provo, augurandomi di star meglio. Cosa pensate del rimpianto, se è possibile averne a ventitrè anni, e come e se è possibile guarirne.
SABRINA DI TOMA
bellissime parole tesoro mio <3
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