LA STREGA
( Anno 1367)
Piramidi nere, allineate,
creano nella nebbia sonorità monocorde
e io cammino lungo il viale incenerito
che ogni volta, senza pietà,
profana la mia anima
che un tempo fu
scandalosamente colorata.
Vago in quest’era infinitamente uguale
con l’ingrato compito di nettarmi l’anima.
Erro e domani, forse, mi troverò.
Purificata, ma identica a mille altre?
CATERINA SILVIA FIORE
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