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venerdì 30 ottobre 2015

"E SE FOSSE UN GIORNO SPECIALE?" di Roberta Manzin



E se fosse un giorno speciale?
Giorni fa mi sono ritrovata a sfogliare un armadio di ricordi.
Non dico solo foto. Ma appunti. Stoffe. Cappelli -e diversi, di forma e colore-. Biglietti da visita. Di persone dalle svariate attività. Di posti multietnici. Giocattoli. Monotematici: le pistole. Ma soprattutto odori. 
Riportare in vita gli odori. Rappresenta uno spaccato di vita che non si spreca. Tutt'altro. Colora. Riempie. Da una forma unica alla sostanza di un pensiero. Di un'immagine. 
Odori pregnanti. Di attimi di passaggio. Alcuni di essi portano ancora le impronte. I figli che crescono, e rendono elastica la vita stessa. I malesseri più significativi. L'amore, nei suoi slanci. Le ferite lasciate incurate.
Odori dolci. Di colazioni rinnovabili. In compagnia di discorsi inauguranti la vita.
Odori più acri. Simili agli sguardi graffiati dal peso delle difficoltà. O della paura. Odori insopportabili come la morte. Le lacrime non sanno odore ma solcano così vicino all'olfatto nel loro cammino che assumono una loro profumazione. Spesso, di incenso.
E poi...quell'odore. 
L'odore solitario di un profumo lasciato incustodito tra gli appunti e un paio di foto. Come il genio di una lampada, si fa carne. E ti sento. Nonostante tutto il tempo trascorso. Inconfondibile ritratto di un sorriso che pensavo perduto. Di una partita non giocata ma protetta. Forse sprecata. Nel buio del noto. E che non importa se poi, il tempo che passa, ha distratto il cuore. Quell'odore di legno fresco è' rimasto nell'aria del ricordo. E sapendolo, non mi sento da sola. 


Ecco perché credo che un giorno come questo sia speciale. Mi riporta alla parte di te che sto portando in me. 

RM

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