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lunedì 29 ottobre 2018

"NON É IL VENTO A SCALDARE..." di Susan Moore



Non è il vento a scaldare
siamo ancora vivi,
sopravvissuti al tempo.
Avrebbe dovuto allarmarci
tutto quel vischio
aggrappato
sulle braccia secche
di quegli alberi spettrali.
Non ci furono baci augurali,
nessuna fortuna.
Si spinse oltre la sorte,
oltre la voglia di vivere.
Ti raccolsi,
mi raccolsi tra le tue braccia
senza riconoscermi.
Soffia forte il favonio questa sera
passa le Alpi,
trapassa ossa e pensieri
insieme agli echi certi delle nostre parole.
Passi incerti in una piazza scivolosa,
quella notte.
Un altro mondo creò il mattino.

Vorrei dimenticare.
Vorrei dimenticarmi.

SUSAN MOORE

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

(Mariella Bernio)

venerdì 19 ottobre 2018

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

Mariella Bernio 

"QUEL GIORNO" di Marina Marini Danzi



QUEL GIORNO

Mani di sale
e scialli viola
In fila a pregare
le ombre
sulla banchina
Stretti a fessura gli occhi:
tagliar l'orizzonte del vento
indovinare l'imperscrutabile
Il pane caldo a croce e' pronto
Aspetta
L'albero è forte
grande la barca
Il mare forse avrà pietà
del canto dei gabbiani
Forse intrecceremo balli
sugli specchi rotti
E scambieremo l'anima coi baci
oltre il tramonto

#MarinaMariniDanzi

"NEL VUOTO" di Pasquina Filomena



NEL VUOTO

Ho bagnato di buio i miei occhi,
per poter rivedere la luce.
Ho coperto di silenzi le mie labbra,
per nascondere la paura.
Ho consumato di coraggio le mie mani,
per vivere di pane.
Ma nel vuoto,
si...
ancora nel vuoto son caduta.

PASQUINA FILOMENA

"INFANZIA VIOLATA" di Marilena Viola



INFANZIA VIOLATA

Si è piegato il mio fiore.
Lo portavo addosso
stretto stretto
silenzioso
nascosto.

E non lo sapevo.

Non sapevo che avrei dovuto proteggerlo
da venti uragani tormente
che ti spezzano
e ti portano via.

Via da me.

Niente piū giochi
sole
amiche.
Niente piū girotondi.

Umide stanze con strani odori
strani umori
volti scuri
gente che non ride.

Dov'ė Patty, la mia bambola?
Datemela
è mia.

MARILENA VIOLA

"CIRCE E ULISSE - AMICI DI LETTO" di Rossana Bacchella



Circe e Ulisse - Amici di letto

E non fui generosa
a lasciarti partire
con preziosi consigli
e buon vento?

In te, diverso e speciale
non allettai l’animale,
ti sfidai all’incanto sottile
di doppio salto mortale,
a riporre la spada
perché insieme allacciati
nel calore dei corpi
nascesse fiducia nell’animo
senza condanna a programmare il futuro
né schiavitù del desiderio
ma in prodigio d'amicizia
e reciproca compagnia.

E non fui generosa
a lasciare andare l’amico
e devota all’intesa?

Altri scalderanno forse il mio letto
forse nessuno.
Ma nella solitudine
e sul dolore per chi partì
s’impone la luce di chi è stato

resta un tesoro di mortalità.

Rossana Bacchella