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lunedì 19 dicembre 2016

"COME PIOGGIA" di Anna Spissu



COME PIOGGIA

Finisce l’anno,
tra poco,
e ti chiedi cos’è
questa voglia improvvisa
di pianto
questa nebbia feroce
che si è alzata.
Sai che sono i ricordi,
certi ricordi,
che non riesci a dimenticare.
Con la mano destra
cerchi la gola della nebbia
ma lei sfugge e sputa crudelmente
memorie e memorie
di straordinaria vivezza.
Non ha pudore, la nebbia,
e nemmeno riguardo:
è una puttana
che vuole essere pagata
per non prestare i suoi servigi.
Così a volte bisogna piangere,
bisogna farlo,
è l’unico modo per mandare via
l’andirivieni del male.
Lacrime forti come la pioggia furibonda
che bagna tutto,
lava tutto e lascia la terra fangosa
ma schiude anche i semi
e fa che più di ogni cosa
questi desiderino il sole,
lo aspettino in silenzio
per tutto l’inverno buio e freddo
e infine lo bacino
nell'ora dolce del destino
come si fa con un amante
arrivato da lontano
e tanto a lungo atteso.


ANNA SPISSU.

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