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giovedì 3 maggio 2018

"PIOVEVA" di Susan Moore

Pioveva.

Doveva tenere salva la busta, doveva tenere salvo il verdetto.
Il telecomando aprì la macchina in tempo: poche gocce lambirono l'involucro.
Infilò la carta tra il sedile e l'assenza del cambio.
Un posto perfetto.
Il posto del nulla.
Aveva ascoltato tante volte narrare quel momento.
La notizia che ti ricorda d'improvviso che sei vivo, per ora.
Uscivano tutti con il pacchetto di sigarette in mano, pronti a lanciarlo lontano.
Sempre un po' troppo vicino.
Palla di rimbalzo colpisce.
Ingoio' l'aria.
Rimise a posto il cielo: si era confuso con la terra.
Mise in moto.
Silenzioso il motore elettrico la spostò da terra.
Aprì il pacchetto.
Sfilo' una sigaretta.
Ascoltò il rumore roteante dell'accendino.
Non buttò il pacchetto.
Non poteva buttarsi via.
Non adesso.
Il danno era fatto.
Rimaneva un alone sul parabrezza : doveva far controllare le spazzole dei tergivetro.
Doveva.
SM TDR 30/04/18

"IL VERO POETA...NON CERCA IL SUCCESSO...NON GLI INTERESSA" di Luisa Simone



Il vero poeta...non cerca il successo...non gli interessa

Il suo scopo..
È...trasmettere
La propria anima

Le sue emozioni..
Le sue sensazioni
Le sue discese
Le sue risalite..
Le sue lacrime...

Il suo coraggio...

Anche se ostacolato
Il suo amore ..
Anche se frantumato..
Umiliato
Dannato

Sarà solo così
Che..

Le sue stelle...
......
brilleranno ..oltre ...
Questa breve vita.

(Luisa Simone)

"PAROLE" di Marilena Viola



PAROLE

Eppure ci attraversano. Silenziose trovano varchi spiragli spazi. Si colorano di umori sapori emozioni. Sensazioni captate in un soffio appena sentite annusate come nettare di fiore e conservate riposte stipate. Archiviate. Custodia preziosa densa letteratura di sé diario chiuso custodito tra intime pareti. Cavalcheranno un sogno una luce una voce un ricordo e diverranno suono.

Marilena Viola 3 maggio 2018

"DA DOMANI CAMBIO VITA...." di Agatha Maris



Da domani cambio vita....

Qui tutto scorre come sempre.
Io passo, ritorno, nutro sogni, annego dolori, sciacquo errori, sommergo ricordi, ritrovo energie e poi ancora galleggio speranze, annacquo passioni, bagno fantasie e scopro sorrisi e illusioni sotto la sabbia.
Ecco un bel giorno, accade. Dopo un tempo che non mi e' mai dato sapere, torna una risanante calma piatta. Pungente questa felicità oggi, fredda come l'acqua del primo bagno di stagione.
Il maestrale mi distrae e lo scirocco mi fiacca ma ho deciso che devo fare il conto per non dimenticare quanti sono stati i giorni di tempesta.Tu non sei mai arrivato e io, seduta, tra gli irati flutti, sono cambiata.

Agatha Maris

"DIO DELLE VIOLE" di Dante Bortolotti



DIO DELLE VIOLE

Quanto ho amato le chiare albe d'estate
nella mia sfolgorante solitudine!
il silenzio di voci organizzate,
la mancanza di specchi...di raffronti!

Le capricciose viole del pensiero
si flettono sinuose...al fresco vento,
la danza è acerba...una provocazione,
un richiamo, un assenso...una promessa!

Sembrano dirmi " non aver paura
la tua vecchiaia non traspare...ancora!"
seguo il profumo...cerco una carezza,
c'è pace intorno, c'è armonia...bellezza!

Sembrano dirmi" non aver paura
non servirà l'aiuto dei tuoi simili,
quando la morte ti verrà a cercare
niente e nessuno...ti potrà aiutare!".

Quanto amo le viole del pensiero!
eterne amiche in ogni primavera,
piccole fate sparse sul sentiero
fragili e dolci...come una preghiera.

" Dio delle viole!...nella notte scura,
foriera della vita che si arresta,
fammi ascoltare le campane in festa!
fammi morire senza aver paura!".

Da" L'Alibi del Passato"

DANTE BORTOLOTTI

mercoledì 11 aprile 2018

"HO INCONTRATO UNA LINEA TRAVERSA..." di Susan Moore

Ho incontrato una linea traversa.
Partiva dagli occhi
scorreva,
passando dal polso alle gambe.
Mi son persa.
Son io?
Sgomenta,
ho cercato una data.
Era sempre ieri.
Era sempre cancellata.
Tra il viaggio di andata,
di giorno,
e il ritorno ,
la notte,
qualcosa si è rotto.
E se il primo era lungo,
così breve pare il secondo.
E più non mi conosco.
Seduti al fondo del pullman
di questa gita scolastica,
vorremmo che la piazza d'arrivo non fosse mai.
Bambini ingrati
non vogliono scendere.

SM tdr 10/04/18

"INSONNIA" di Mariapia Coppola



INSONNIA

Possiedo le chiavi della notte
e gli occhi aprono il buio
senza fare rumore.
Camminano i pensieri
calpestando cespugli di rose,
tra le braccia spalancate delle ore.
Ho scordato il sonno profondo
che coglieva le membra stanche,
quando il corpo cadeva
come un sasso nello stagno,
tra le acque turchine della notte.
Respira leggera la terra
e ondeggiano i campi,
nell'umida attesa dell'aurora.
Brucia la quiete tra le ciglie deste
e l'usignolo infila perle melodiose
su un raggio di luna.
Pssiedo l'insonnia del lago,
agitato dai dispetti del vento,
tra le palpebre ostinate
si accende ogni notte una stella.

Mariapia Coppola