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venerdì 26 maggio 2017

"DODICI PER FARE UNA RIMA...." di Silvia Canonico



Dodici
Per fare una rima
O vuole dirmi qualcosa
A voi lascio la fortuna
Il mio cuore è accordato nelle note trite del suo
Non voglio altro
Un altro sogno? Siate buoni
Ma io lo sto vivendo
Con l'uomo che​ che mai
Avrei sognato di avere al mio fianco
Eppure è qui
Nonostante i miei difetti di fabbrica
Nonostante tutti pensino che che io
abbia la rabbia
Qui dove una donna è pari a una vagina
Io qui tra al riparo nelle sue braccia
Mi sento una regina
Quando dal mucchio si eleva
Quando da uomo difende il suo ego
E mi eleva
Per poi lasciarmi cadere
Io vivo questo tempo
Godendomi il lusso di chi
Si sa sempre risollevare

SILVIA CANONICO

"LA DAMA CON L'ERMELLINO" di Luisa Simone



(LA DAMA CON L'ERMELLINO)

Fiero il tuo Sguardo..
In contraddizione
Con
Quel tuo strano
sorriso..
Appena accennato
Timido

Enigmatico..

Mentre la tua mano affusolata..
Accarezzava
Amorevole ..
L'ermellino,
Un essere selvaggio..
Impossibile..
Da tener fermo...

Solo il grande (LEONARDO DA VINCI)
Riuscì in questa ardua
Impresa...
Assecondando..
Il tuo incomprensibile capriccio...

Ah..
Nobile
Troppo giovane Cecilia...
Quali pensieri..
Urlavano i tuoi occhi..
Da amante..
Sottomessa...

vittima venduta..
Dai propri genitori..
Poco più che bambina...

Quell'ermellino..
Forse eri tu..
Costretto..
A rimanere immobile..
Malgrado la tua giusta
Voglia di libertà
Di fanciullezza...

La ricchezza..
Compra la carne...

Ma tiene...l'anima prigioniera

(Luisa Simone)

"MOLOCH" di Cinzia Luciani



Moloch

In questa totalità
mi sono liberata e persa.
Lascerò che il sangue
lentamente si quieti
e abbandoni a millesimi
le refrattarie vene .
Ripudio me
ed ogni astruso
ghirigòro
non ho la scorza
l'intento mi possiede
non posso oppormi.
Venero il Moloch
che artiglia le tue carni
e ti trattiene.
Ornero' d'organza
e voile
le nostre teste chine.
Sarà eclatante
il segno di tal
passaggio
come ordigno esploso
in accoglienza
della sorte.

CL

"ALLEGORICA RIVELAZIONE" di Anna Cappella



ALLEGORICA RIVELAZIONE

Spesso curvo
nelle allegoriche rivelazioni
di un'anima sempre accesa
tra metafore aperte
e drappi di parole stese
in versi sorseggiati di afflati.

Dondolo
tra i riversi spigoli
di riflessioni senza mete,
che si stendono affollate
sino ai giorni pulsanti di poesia.

E ne vivo l'essenza,
tra i dubbi miseri dell'incertezza
e la coerenza dell'idee circoscritte
nelle libere ispirazioni:
penetranti sibili
di un'affermata convinzione,
che non s'addormenta
tra le mute circostanze,
ma respira la brezza mutevole
di un pensiero illuminato
dalla mente intrisa di memorie.

Mentre si srotola velocemente
tra un presente già passato
e si versa costantemente
nel cerchio imperfetto
di un tempo orizzontale,
cerco insistentemente
la verticalità delle emozioni
nell'elevazione di un sentimento,
nella sintonia degli intenti.

Come fiamma che riflette
il suo continuo divenire
nella spavalderia testarda
di un tempo sempre presente
ad acclamare la sua logica espressione
in un continuo alternarsi stupore
del giorno e della notte,
delle stagioni,
del vivere nell'eternità di un pensiero,
nell'effimerità di un desiderio.

Anna Cappella

"PER UNA VOLTA ALMENO NELLA VITA" di Sergio Garbellini



PER UNA VOLTA ALMENO NELLA VITA

Una volta nella vita
devi vivere un amore,
una storia assai gradita
che ti fa tremare il cuore.

Una magica esperienza
profumata di dolcezza,
matrimonio o convivenza,
dove tutto è tenerezza.

Un miracolo d’amore
contornato di passione,
per sentire quell’ardore
d’una intensa relazione.

Dove un bacio ed un sorriso
ti trasmettono la pace
e ti senti in paradiso
con qualcuno che ti piace.

Una storia appassionata
e vissuta intensamente,
se non l’hai ancor provata
devi agire urgentemente.

Ogni cuore innamorato
vola via insieme al vento
e si sente incatenato
ad un forte sentimento.

Com’è bello stare in coppia,
si trasmette l’allegria
e la gioia si raddoppia,
perché c’è la sintonia.

Chi non ha vissuto mai
un rapporto favoloso,
non potrà capir giammai
quanto è … meraviglioso !

Se Cupìdo ti ha colpito
con la freccia dell’amore,
all’istante avrai sentito
un gran fremito nel cuore.

E’ una cosa naturale
lo scambiarsi il desiderio,
ogni essere mortale
deve farlo in modo serio.

E’ l’amore quella cosa
così strana e singolare,
però è tanto deliziosa
e ti sembra di volare.

Se si rompe un matrimonio
è una perdita per tutti,
si discute il patrimonio
ed entrambi son distrutti !

Meglio allora amarsi a vita,
con l’amore dolce, eterno,
altrimenti è una partita
che si gioca giù all’inferno !

Non si vive all’infinito,
ma una volta solamente
ed allora è ben gradito
un amore prorompente !

Una volta nella vita
c’è bisogno di provare …
non restare un eremita
che si lascia logorare !

Siamo tutti, in questo mondo,
nelle mani del destino,
di gradito e di giocondo
c’è l’amore ch’è divino.

Ed allora che aspettiamo
a goderci un grande amore
e sentirci dir “Ti amo”
da chi ci offre il proprio cuore ?

SERGIO GARBELLINI

"DAL PONTE LASSÙ.." di Giulianna D'annunzio



Dal ponte lassù

Dicevan di lui che era spaventoso

ma dentro i suoi occhi un mondo affettuoso;

gigante di muscoli e virilità

farcito di amore e grande bontà;

il capo dei quattro, senza obiezione

voleva per primo carezze e attenzione;

faceva la guardia e scrutava nel cuore

varcavi il cancello se amava il tuo odore.

Il tempo passava, il gigante invecchiava

finché tanto si ammalò

e gli affetti salutò.

Ira, la dolce, parecchio avvilita

dormiva sul corpo del compagno di vita.

Per giorni e giorni i tre amici spaesati

vagavan digiuni e sconsolati.

Zara dormiva e poltriva qua e là

senza passione come tempo fa.

Nero, il più giovane ma magro assai,

tirò fuori più grinta che mai;

il suo cuore malato poco pompava

e ogni due giorni dal dottore andava;

ma c’era bisogno di un capobranco,

Nero era giusto, ma in due passi era stanco.

In casa non si entra, diceva agli amici,

ma questi con gli occhi rispondevan: Che dici!

Il capo, Cesare, faceva così

e quindi vi dico: Fermatevi qui!

Ma tu non sei lui, cosa comandi?

Comando su voi, che siete più grandi.

Va bene, piccino, ti accontentiamo,

anche se questo sembra un po’ strano.

Dall’arcobaleno il gigante parlò,

i suoi umani al canile d’un tratto guidò;

mancava la gioia che presto tornò,

quando sguardo umano Ares incontrò.

Nero contento il capo faceva,

col piccolo nuovo che lo permetteva.

Dall’arcobaleno il gigante parlò

e la sua amata insieme chiamò.

Venti giorni passati sì e no

e Ira felice il suo amato trovò.

Ma Cesare ancora decise di fare

e di nuovo al canile gli umani mandare.

Ecco che arriva la piccola Athena

a presto alleviar la nuova pena.

Ogni amico non dimentichiamo

lo sguardo al cielo spesso portiamo.

Ogni astro di costellazione

di un nostro amico porterà il nome.

Giulianna D’Annunzio

"SE RITORNA" di Miriam Messina



SE RITORNA

Se ritorna è soltanto
per solitudine.
Se ti amava
non ti avrebbe
mai
lasciato
sola...

MIRIAM MESSINA