Questo blog raccoglie le poesie delle utenti del gruppo facebook "Letteratura al Femminile".
mercoledì 19 aprile 2017
"STO QUI" di Marina Marini Danzi
STO QUI
Sto qui come nuda
Di pelle leggera,
di teli sottili vestita
Labbra socchiuse
percorse dal vento
Sanno di sale
Vibro nel sole
Fragile come ala di farfalla
da cui tutto traspare
Cuore aperto
che di note si nutre
e batte incessante
come onda furiosa che frange
Sono mare indomito
di terribile forza e bellezza
E leggera schiuma che bacia la riva
Sono salice inconsolabile
che le foglie nel fiume trascina
Sono giunco che si piega
e poi su se stesso ritorna
E sono aspra roccia
su cui scorre la pioggia
Fiera, incrollabile, immane
Senza resa
Sono lago
che le mille inquietudini placa
e dove infine
il cielo si specchia
Marina Marini Danzi
"SOLO ORA" di Anna Maria Lombardi
Solo ora
Solo ora posso dire che è stato bello
lasciarsi cullare dalle spire dei venti,
salire fino a dove nascono le nuvole
e accorgermi che anch'esse
avevano la loro ragion d'essere.
Senza la neve e la pioggia
non ci sarebbero stati i verdi pascoli e le gardenie,
e neppure una farfalla colorata ad indicarmi
che la vita dura una manciata di secondi
e che la rinascita è dietro ogni angolo.
Senza le nuvole nel cielo
il mio cuore avrebbe viaggiato di meno
e la mia anima sarebbe rimasta ferma
là ad attendere il passaggio
del prossimo treno.
Anna Maria Lombardi
lunedì 10 aprile 2017
"POSTO NON TROVAMMO" di Santina Gullotto
POSTO NON TROVAMMO
Danzi i tuoi balli sulla tomba chiusa
da mutevoli intenzioni...
Messo già il coperchio sulla bara
di quel corpo fermo ancora caldo...
No ...non si poteva più aspettare
è giunta l’ora del sepolcro
per chi nella vita ha conosciuto solo amore...
E... mentre ballerini con movenze nuove
seguono i passi del primo ballerino
spinto dalle più crude e assurde emozioni...
Calpestano ballando il suolo sacro
di quel cimitero freddo che tra le ombre dei cipressi
non scioglie quelle lacrime di ghiaccio...
No non c’è posto sulla terra
per sentimenti veri inoffensivi
di chi ama la vita e la natura
coi suoi colori caldi e dolci come il miele...
Nell’oro di quel sole che riscalda
si perdono i lamenti di chi ha perduto
il cuore e i sentimenti...
Posto in questo mondo non trovammo...
Per accogliere l’essenza
che si espande e si disperde.... @Santina Gullotto
Danzi i tuoi balli sulla tomba chiusa
da mutevoli intenzioni...
Messo già il coperchio sulla bara
di quel corpo fermo ancora caldo...
No ...non si poteva più aspettare
è giunta l’ora del sepolcro
per chi nella vita ha conosciuto solo amore...
E... mentre ballerini con movenze nuove
seguono i passi del primo ballerino
spinto dalle più crude e assurde emozioni...
Calpestano ballando il suolo sacro
di quel cimitero freddo che tra le ombre dei cipressi
non scioglie quelle lacrime di ghiaccio...
No non c’è posto sulla terra
per sentimenti veri inoffensivi
di chi ama la vita e la natura
coi suoi colori caldi e dolci come il miele...
Nell’oro di quel sole che riscalda
si perdono i lamenti di chi ha perduto
il cuore e i sentimenti...
Posto in questo mondo non trovammo...
Per accogliere l’essenza
che si espande e si disperde.... @Santina Gullotto
"OGGI NON HO VOGLIA DI FARE FESTA" di Elvira Rossi
OGGI NON HO VOGLIA DI FARE FESTA
Si ritrova solo in cartolina.
Con quale animo,oggi, si potrebbe parlare di pace?
La pace urla di dolore attraverso il corpo martoriato di tanti bimbi.
L’umanità è stata sconfitta.
Ogni città è diventata una trincea, molti esseri umani sono pronti a trasformarsi in potenziali bombe esplosive, ogni essere umano un probabile bersaglio.
Nella giungla tra le belve è possibile riconoscere il pericolo a distanza, nelle città civilizzate prevederlo diventa impossibile.
La pace è stata uccisa.
Non resta che fare silenzio in segno di lutto.
ELVIRA ROSSI
"IL CASTELLO DEL CUORE" di Anna Manna
IL CASTELLO DEL CUORE
Ruvida quella carta
tra le dita
si sciolse nelle pieghe
dell’anima
in morbidi sorrisi d’intesa
Tra le righe delle pergamene
gli spazi vuoti impararono a vibrare
d’attese e di silenzi
arrossendo ad ogni battito
di ciglia
Diffidenti dei giorni e dei gesti
ci arroccammo
sui castelli del cuore
chiudendo le porte
ai sussurri dell’amore
Quel sentimento imprevisto, intravisto
si smorzò nella voce dei secoli
divenne polvere
senza il sapore delle stelle
ma nelle solitudini dei sogni
ingigantì
e ci trovammo in una dimensione “altra”
forse nevrosi
forse consapevolezza di una stagione che finiva
Ci strinsero con lacci preziosi
come fossimo vecchie pergamene ingiallite
da conservare per ricordo
e oltrepassammo le date
i giorni
e tutti i certificati della vita
Rosse spiagge di desiderio
e di attese
ci indurimmo come ruvida carta
impastata dal sale di sapori condensati
un grumo nel petto
che sembrava esplodere
ad ogni passo
Senza arrenderci alla storia
nostra
personalissima e banale
diventammo preda della Storia
evolvendo in leggenda
A caratteri d’oro ci ritrovammo
scritti
su tutte le frasi d’amore
del mondo
Eravamo simili all’amore
fuori da noi stessi
e per sempre noi
in ogni rigo
in ogni verso
in ogni poesia d’amore
Anna Manna
(Rosse Pergamene)
Ruvida quella carta
tra le dita
si sciolse nelle pieghe
dell’anima
in morbidi sorrisi d’intesa
Tra le righe delle pergamene
gli spazi vuoti impararono a vibrare
d’attese e di silenzi
arrossendo ad ogni battito
di ciglia
Diffidenti dei giorni e dei gesti
ci arroccammo
sui castelli del cuore
chiudendo le porte
ai sussurri dell’amore
Quel sentimento imprevisto, intravisto
si smorzò nella voce dei secoli
divenne polvere
senza il sapore delle stelle
ma nelle solitudini dei sogni
ingigantì
e ci trovammo in una dimensione “altra”
forse nevrosi
forse consapevolezza di una stagione che finiva
Ci strinsero con lacci preziosi
come fossimo vecchie pergamene ingiallite
da conservare per ricordo
e oltrepassammo le date
i giorni
e tutti i certificati della vita
Rosse spiagge di desiderio
e di attese
ci indurimmo come ruvida carta
impastata dal sale di sapori condensati
un grumo nel petto
che sembrava esplodere
ad ogni passo
Senza arrenderci alla storia
nostra
personalissima e banale
diventammo preda della Storia
evolvendo in leggenda
A caratteri d’oro ci ritrovammo
scritti
su tutte le frasi d’amore
del mondo
Eravamo simili all’amore
fuori da noi stessi
e per sempre noi
in ogni rigo
in ogni verso
in ogni poesia d’amore
Anna Manna
"L'INCOSCIENZA DEI NOSTRI SOGNI di Pasquina Filomena
L’INCOSCIENZA DEI NOSTRI SOGNI
Ho spiato quel luogo
che ha respirato i nostri occhi.
Per un attimo,
ho rivissuto il sapore di noi.
Avrei voluto averti al mio fianco,
prendere quelle mani che ormai conosco
e riportarti a quel delirio che ci ha travolti.
Avrei voluto amarti ancora…
nell’incoscienza dei nostri sogni.
PASQUINA FILOMENA
lunedì 3 aprile 2017
"UN ROSA CINEREO" di Santina Gullotto
UN ROSA CINEREO
Un rosa cinereo disegna
l’orizzonte dei monti...
Azzurro che nella nebbia
dei giorni ti nascondi
sole non serve brillare
se non si sente il calore...
Primavera che arrivi
col verde dei prati
il cinguettio degli uccelletti
Nel volo timido
delle variopinte farfalle...
All’imbrunir l’aria fredda
s’impadronisce di notti
che riposar mai faranno...
Giorno che insegui la notte
nel tuo triste destino segnato
dal sole che tornando all’alba
sa sol di freddo tepore...
e non scioglie quel ghiaccio
che fa fredda la notte...
Un rosa cinereo di un giorno
che non ha nulla da dare
nel rumore di crude notizie
che fanno di ogni ora che passa
dolore e timore aspettando
la fine di tali amare ingiustizie...
@Santina Gullotto
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