Brama nascosta e recondita.
Nascosta consciamente, elusa.
Non c'è
Per continuare a camminare
Per le vie dell'esistere:
Dimentica.
Soffocala.
Respingila indietro, dandole il volto
Della Megera
Della condanna
Lei è arsenico che piomba e chiude, anzi sigilla
Le sinapsi dei sensi, rendendole insensibili alla
Giusta volontà, tanto che cervello
Ed essere senziente disconoscono.
Vaga così questo uomo
Involucro vuoto
Coglie in ogni suggerimenti di lei.
Strazio diurno che, evolve poi come ultimo antidoto, in sogno famelico
E nell'onirico si sazia di lei...
Zhefiria Zhefiria Bulla
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