Cara Emma,
non temi che, come le email e le chat hanno quasi decretato la scomparsa delle lettere e come all’uso della penna si preferisce sempre più la tastiera di un pc, così, anche i libri di carta rischiano di estinguersi, data la diffusione degli ebook? Forse sono troppo romantica e ancorata a vecchie tradizioni, ma, per me, un libro deve essere di carta, da sfogliare e da annusare.
Marina
Cara Marina,
io adoro la carta, il suo profumo, il mistero che serba, lasciando che il tempo ne ingiallisca i contorni, la porosità sotto i polpastrelli avidi, quanto gli occhi, di entrare in un mondo parallelo.
Tuttavia, non colgo una competizione all’ultimo sangue fra i libri tradizionali e quelli elettronici, poiché entrambi rispondono ad esigenze diverse. Un ebook è un’alternativa, non una sostituzione, comoda e facilmente disponibile: non si fregia del fascino della carta, è indubbio, ma permette di far circolare la cultura in modo rapido e capillare (ricordiamo che ci sono testi disponibili, per ragioni economiche, soltanto in formato ebook).
Quanto alla quasi scomparsa dello scambio di lettere cartacee fra amici o innamorati, comprendo come tale perdita segni la fine di un’epoca che profumava di scuro inchiostro, pastoso cancellino e, talvolta, petali di rosa. Eppure, ciò che davvero conta, è comunicare, se pur nell’evoluzione del "medium", quanto si dibatte nel segreto dell’anima, prima di prendere vita tramite una sequenza di caratteri, siano essi vergati o digitati, ed arrivare, così, al cuore del destinatario.
Emma Fenu
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