Dimenticanze
Narro gli istanti
e l'agonia del cuore.
Dimenticanze
come foto sbiadite
sulle mura di un sepolcro .
Sento echeggiare
solo il ghigno insolente
del tuo demone
che lasci vincere
ancora e ancora
sui fragili germogli
della rinascita.
Non posso dare conto
dello strazio
né pensarlo a lungo.
Tu non lo saprai mai
dal trespolo d'argilla
né mai più sarai sguardo
sull'incerto necessario.
Resterai lì
un piede mezzo dentro
l'altro in bilico
senza domande né risposte.
Io il coltello.
CINZIA LUCIANI
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