domenica 5 aprile 2015

"ASPETTANDO IL RUMORE DEI PASSI" di Nadezhda Speranza Slavova



Aspettando il rumore dei passi

Te ne sei andato così,
improvvisamente,
in un giorno
di un mese
qualunque.
Sono rimasta incredula
per la tua assenza
come chi, ormai,
si abitua anche al buio,
e la luce non è altro
che sofferenza.
Aspettavo il rumore
dei passi che tornavano
lungo il viale dei ciottoli,
che ricordano un fiume
in secca,
seduta ad un tavolo rotondo
sotto una qualunque finestra.
A lungo ho contemplato
il succedersi di escandescenze e pace
e, con le mani in grembo aperte,
aspettavo il brivido
di ciò che più
non tace.
C’è chi dice
che il dolore abbia pari forza dell’amore
e forse ho atteso così a lungo
che ormai non ricordo
chi,
per primo, è andato via.


(Nadezhda Slavova)

Nessun commento:

Posta un commento